Collegare due monitor al PC è sicuramente una delle cose migliori per aumentare la produttività al lavoro, specie se è proprio il computer ad esserne protagonista.
Uno scenario simile non è tuttavia pensato soltanto per l’ambito professionale, anzi! Numerosi gamer tendono ad avere due monitor collegati contemporaneamente per migliorare le sessioni di gioco.
O, perché no, al fine di giocare e fare altro contemporaneamente.
E’ vero che in alcune configurazioni si vedono 3 o addirittura 4 monitor connessi alla stessa macchina e ciò è possibile con una combinazione di schermi e schede video; oggi analizzeremo lo scenario più “umano” di avere una sola scheda video a disposizione e due monitor da collegare contemporaneamente.
Non si tratta affatto di un’impresa difficile: basta sapere come muoversi e cosa eventualmente acquistare!
Parte hardware
Collegare due monitor al PC portatile
Questo è sicuramente lo scenario più semplice, poiché le porte aggiuntive della scheda video sono libere – il collegamento al primo monitor, infatti, è integrato per definizione.
La prima cosa da fare è controllare le porte a disposizione: nelle configurazioni più moderne è presente di certo una porta HDMI/mini HDMI ed eventualmente un attacco di tipo DisplayPort; a volte è possibile trovare anche un attacco di tipo VGA o DVI.
Guardate sui lati del vostro notebook e cercate uno o più dei seguenti alloggiamenti (considerando che mini HDMI è un HDMI identico a quello in basso ma molto piccolo):
Una volta identificato l’alloggiamento presente sul vostro notebook è fatta: non dovrete far altro che procurarvi un monitor compatibile con lo standard che avete a disposizione ed un cavo di collegamento adatto ad unire il notebook al monitor.
Ecco, in linea di massima, come sono fatti i cavi:
E se avete già a disposizione un monitor ma l’alloggiamento disponibile su esso non è compatibile con quello del notebook?
In questo caso, per quasi tutte le combinazioni (HDMI-VGA, DVI-VGA, HDMI-DisplayPort, VGA-DisplayPort) potrete acquistare degli adattatori per “trasformare” l’alloggiamento del monitor con uno compatibile con il vostro notebook.
Prestate però attenzione, poiché le prestazioni potrebbero essere ridotte; ad esempio, adattando un monitor VGA ad un collegamento HDMI non sarà possibile sfruttare l’eventuale alta definizione offerta dalla scheda video né sarà possibile eventualmente trasmettere l’audio tramite lo stesso cavo (cosa invece fattibile per collegamenti HDMI/HDMI).
Collegare due monitor al PC desktop
Risposta alla domanda delle domande prima di tutto: no, i due monitor NON devono essere necessariamente identici.
Comunque anche in questo caso valgono esattamente le medesime regole viste per il collegamento di un monitor aggiuntivo ad un notebook; il barbatrucco per semplificarsi la vita ed usare una sola scheda video per collegare due monitor ad un PC è quello di sfruttare i differenti alloggiamenti disponibili sulla scheda video stessa.
Dunque se la vostra scheda video supporta sia VGA che HDMI, potrete collegare contemporaneamente due monitor appartenenti a ciascuna delle due categorie; dunque affacciatevi sul retro del vostro case ed annotate le entrate disponibili.
In basso un esempio di scheda video dotata di 3 entrate: VGA, HDMI e DVI.
Come già detto, una volta annotati i tipi di collegamento a disposizione è sufficiente dotarsi di monitor compatibili e di appositi cavi.
Quanto detto sopra a proposito di un monitor già disponibile vale anche in questo caso: è possibile acquistare degli adattatori per “trasformare” VGA in HDMI, tuttavia andrete incontro a limitazioni (che potrete trovare nel paragrafo precedente).
Parte software
Fortunatamente ad oggi le cose sono nettamente più semplici rispetto a qualche tempo fa: Windows Vista, Windows 7, Windows 8.1 e Windows 10, ad esempio, rileveranno automaticamente il monitor aggiuntivo una volta collegato e, in base alla compatibilità della scheda video, sceglieranno l’opzione più adatta al caso.
Se i parametri non sono ottimali (ad esempio risoluzioni troppo basse o troppo alte, desktop sgranato e via dicendo), i primi 3 offrono l’apposita sezione Schermo all’interno del Pannello di Controllo che vi permetterà, anche usando le impostazioni avanzate, di:
- impostare la risoluzione per ciascuno dei due monitor;
- impostare il comportamento del desktop (duplicato o esteso);
- impostare il comportamento della barra di sistema.
Gli stessi parametri sono offerti grosso modo anche da Windows 10 all’interno del pannello Impostazioni > Sistema > Schermo. Da lì, inoltre, potrete gestire il comportamento dei desktop multipli.
Anche in Windows 10, comunque, è disponibile la sezione “Schermo” nel pannello di controllo; questa tuttavia vi permetterà di gestire soltanto la risoluzione e l’eventuale scaling degli elementi (per i monitor ad alta definizione).
Anche Linux ha fatto passi da gigante in tal senso: le più note distribuzioni sono in grado di rilevare automaticamente il secondo monitor collegato e deciderne i settaggi al volo. In generale gli ambienti desktop dispongono di una sezione nel pannello di sistema (anch’essa di solito denominata “Schermo”, “Monitor” o “Display”) per la configurazione del comportamento.
Va comunque detto che in caso di scheda video discreta con driver proprietari potrebbe essere necessario agire con il pannello di controllo del gestore dedicato della scheda per ottenere risultati migliori.
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L'articolo Collegare due monitor al PC: guida completa appare per la prima volta su Chimera Revo - News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.