In molte occasioni il router/modem offerto dall’operatore nel nostro contratto ADSL non è il massimo: copertura del segnale WiFi carente, problemi con l’inoltro delle porte, protocolli wireless obsoleti o con sicurezza non adeguata etc.
La prima scelta sarebbe quella di rinunciare al router offerto dall’operatore e comprare subito un router/modem di migliore qualità per compensare tutte le carenze del precedente modello.
Ma c’è un’alternativa: possiamo acquistare un dispositivo “solo router” (senza la componentistica modem) e collegarlo in cascata al dispositivo dell’operatore, da riciclare come “modem” per il nuovo router.
Tale soluzione ci eviterà molti grattacapi con l’assistenza del nostro operatore, che spesso se ne lava le mani se non usiamo la loro apparecchiatura o, peggio, non può intervenire per regolare qualche parametro da remoto.
Una configurazione del genere ci permette di rimanere al passo con i tempi senza spendere una cifra eccessiva.
Vediamo insieme come collegare correttamente due router in cascata senza commettere errori. I metodi utilizzabili sono due:
LAN-LAN: il metodo più pratico, creeremo una rete che è l’estensione fisica della prima gestita dal vecchio router, ottima in tutti gli scenari. Con questa configurazione sarà il vecchio router a gestire tutti gli indirizzi di rete, anche quelli connessi al nuovo router.
LAN-WAN: il metodo più conveniente se il vecchio router è troppo anziano, ha problemi o è bloccato dall’operatore. Con questa configurazione faremo risultare al vecchio router un solo client connesso, il nuovo router (che avrà un indirizzo IP tutto suo). Il nuovo router gestirà invece una nuova “rete” per molti tratti indipendente, ma che sfrutta il vecchio router come gateway (punto d’accesso ad Internet).
Collegare due router in cascata: LAN-LAN
Sul router vecchio non dovremo effettuare nessuna modifica, ma solamente staccare tutti i dispositivi finora connessi (sia WiFi che Ethernet) per poter “liberare” tutti gli indirizzi IP già assegnati (consiglio caldamente un riavvio del router stesso).
Prima di collegare il nuovo router al vecchio dovremo effettuare delle modifiche fondamentali nel menu delle impostazioni del neo-acquisto per il corretto funzionamento della rete, da effettuare collegando al nuovo router solo il PC (anche via WiFi):
- Modifichiamo l’indirizzo IP del router nuovo modificando il quarto byte (e all’occorrenza il terzo byte) e assegnando un numero nella stessa rete del vecchio router (192.168.1.2 se il vecchio router ha 192.168.1.1, 192.168.0.2 se il vecchio router ha 192.168.0.1);
- assicuriamoci che la maschera di sottorete (subnet mask) sia la stessa del router vecchio (di solito 255.255.255.0);
- assicuriamoci che gateway e DNS del nuovo router puntino all’indirizzo IP del vecchio router (192.168.1.1 o 192.168.0.1 in base ai modelli);
- disabilitiamo sul nuovo router NAT, Firewall e DHCP, funzioni ridondanti visto che già attive sul vecchio router;
- se disponibile abilitiamo la voce “solo Access Point (AP)” nelle impostazioni del router nuovo.
Ecco un’immagine esemplificativa:
Ignoriamo completamente le voci relative alla funzionalità Connessione automatica DHCP, inutile nel nostro caso.
Non dobbiamo modificare nient’altro: colleghiamo il nuovo router al vecchio usando un cavetto Ethernet, con la seguente configurazione:
- colleghiamo un capo del cavo ad una porta LAN (Ethernet) sul vecchio router/modem;
- colleghiamo l’altro capo ad una porta LAN (Ethernet) del nuovo router.
NOTA BENE: non usiamo nessun’altra porta per creare il collegamento, nessuna porta DSL (sul vecchio) e nessuna porta WAN/Internet (sul nuovo).
Il nuovo router dovrebbe espandere immediatamente la rete del vecchio router.
Colleghiamo ora i dispositivi (sia Ethernet che WiFi) al nuovo router o al vecchio secondo necessità; tutti i dispositivi avranno come indirizzi 192.168.1.x o 192.168.0.x (in base a cosa assegna DHCP del vecchio router).
Sul vecchio router appariranno tutti i client connessi, compreso l’indirizzo IP del nuovo router (un client della rete a tutti gli effetti) e i dispositivi connessi tramite il nuovo dispositivo. Il nuovo router è diventato a tutti gli effetti un access point!
Se dobbiamo inoltrare delle porte, dovremo occuparci solo del port forwarding sul vecchio router, essendo il nuovo router completamente “trasparente” sia alla gestione dei pacchetti sia all’inoltro delle porte.
LINK | Port forwarding
Collegare due router in cascata: LAN-WAN
Sul router vecchio non dovremo effettuare nessuna modifica, ma solamente staccare tutti i dispositivi finora connessi (sia WiFi che Ethernet) per poter “liberare” tutti gli indirizzi IP già assegnati (consiglio caldamente un riavvio del router stesso).
Prima di collegare il nuovo router al vecchio dovremo effettuare delle modifiche fondamentali nel menu delle impostazioni del neo-acquisto per il corretto funzionamento della rete, da effettuare collegando al nuovo router solo il PC (anche via WiFi):
- modifichiamo l’indirizzo IP del router nuovo modificando il terzo byte e assegnando un numero diverso (192.168.2.1 per esempio);
- assicuriamoci che la maschera di sottorete (subnet mask) sia la stessa del router vecchio (di solito 255.255.255.0).
Lasciamo accesi sul router nuovo DHCP, NAT e Firewall: poiché che stiamo creando un’altra rete, queste funzionalità saranno necessarie queste funzionalità l’indirizzamento dei dispositivi.
Se il dispositivo è dotato di connessione automatica via WAN lasciamo abilitata la funzionalità Connessione automatica DHCP (di solito non dovremo modificare nulla).
Non dobbiamo modificare nient’altro: colleghiamo il nuovo router al vecchio usando un cavetto Ethernet e usando la seguente configurazione:
- colleghiamo un capo del cavo ad una porta LAN (Ethernet) sul vecchio router/modem;
- colleghiamo l’altro capo alla porta WAN (Internet) del nuovo router;
NOTA BENE: non usiamo nessun’altra porta per creare il collegamento, nessuna porta DSL (sul vecchio) e nessuna porta LAN (sul nuovo).
Il nuovo router dovrebbe recuperare automaticamente tutte le impostazioni d’accesso dal vecchio router.
Colleghiamo ora i dispositivi (sia Ethernet che WiFi) al nuovo router; tutti i dispositivi avranno come indirizzi 192.168.2.x (in base a cosa assegna DHCP del nuovo router).
Come già detto sul vecchio router apparirà solo un client ora connesso, il nuovo router (in realtà l’intera nuova rete), di solito con indirizzo 192.168.1.2 (molto dipende da come funziona il DHCP del vecchio router).
Abbiamo terminato!
Con questa configurazione potremo avere solo un problema: se dobbiamo aprire alcune porte per torrent, emule o giochi dovremo giocoforza effettuare il port forwarding su entrambi i router, facendo puntare uno verso l’altro per un corretto inoltro.
E’ comunque possibile bypassare questo problema abilitando il passthrough IP sul vecchio router: pochissimi operatori offrono questa possibilità, ma abilitando questa funzionalità sarà possibile rendere il vecchio router “trasparente”, lasciando solo al nuovo router il compito di inoltrare le porte.
Se questa impostazione non è disponibile, non resta altra scelta che inoltrare le porte su entrambi i router facendo in modo che le porte inoltrate sul vecchio router “puntino” all’IP assegnato al nuovo router e, solo in seguito, effettuare l’inoltro sul nuovo router.
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