Grazie ad Hesvit, azienda di origine cinese che avremo piacere di incontrare al Mobile World Congress di Barcellona, ho avuto la possibilità di provare questo fitness tracker dalle mille sfaccettature. Dopo i primi giorni di dubbi e perplessità sono riuscito a trovare cose molto positive e decisamente uniche che rendono questa smartband molto interessante per gli sportivi che vogliono avere ogni dettaglio sotto controllo.
Confezione
Confezione semplice e minimale per questa fitness band tutta da scoprire.
La scatola è decisamente leggera ed è realizzata in plastica trasparente. L’apertura avviene dal lato superiore dispiegando i vari strati fino ad arrivare al sintetico manuale avvolto su tre lati della confezione.
Per arrivare alla nostra Hesvit S3 dobbiamo sollevare in blocco il manuale e ciò che ci sta in mezzo svuotando di fatto la confezione. Una volta messo da parte il manuale ci troveremo di fronte al piedistallo (anch’esso di plastica trasparente) su cui è adagiato il nostro nuovo bracciale smart! Il supporto è molto carino da mettere sulla scrivania per lasciare la band in ricarica.





Niente più. Non è presente un caricatore da muro ne tantomeno un cavo USB per la ricarica. Se non vogliamo condividere quello in uso dal nostro smartphone dovremo acquistarne uno a parte.
Design ed Ergonomia
Hesvit S3 non può di certo essere definito come il bracciale più comodo del mondo.
Il corpo è costituito quasi interamente in gomma rigida (molto rigida, credetemi!) e l’unica parte che flette è la parte che va ad agganciarsi per serrare la smartband al polso. La parte sotto al display dove sono posizionati i sensori è anche rinforzata da della plastica nera. Il problema di tutta questa rigidità è che la band fa fatica ad adattarsi alle diverse dimensioni di polso come accadeva con la prima generazione di Samsung Gear con Android Wear. Di seguito una foto che spiega il problema:
Se avete, quindi, un polso molto sottile farete fatica a tenere la smartband a suo posto a meno di serrarla molto stretta provando “lancinanti dolori” (esagerazione voluta N.d.R.) ad ogni piega del polso dovuti ai sensori sporgenti che sbattono sulle ossa. D’altro canto con un polso troppo spesso Hesvit S3 non si fletterà per adattarsi e quindi risulterà altrettanto scomoda.
Dopo diversi giorni di regolazioni sono comunque riuscito a trovare la posizione che calza a pennello sul mio polso senza risultare ne stretta ne scomoda e che, soprattutto, mantenga tutti i sensori in funzione normalmente.






Per quanto riguarda il design devo dire che sono abbastanza soddisfatto. La versione a mia disposizione è quella classica nera e risulta molto sobria e adatta ad essere indossata sempre in qualsiasi occasione, ma sono disponibili molte altre colorazioni sul sito di acquisto. Non abbiate dunque paura di risultare esagerati o troppo “geek” in quanto Hesvit S3 sembra un classico orologio con display digitale piccolo e discreto. La finitura a rombi all’esterno della band rende la band opaca e molto gradevole al tatto.
Hardware
La dotazione hardware di Hesvit S3 è davvero impressionante. Vi fornirà dei dati che non potete nemmeno immaginare possano tornarvi utili, ma lo saranno prima o poi (si spera).
Troviamo un accelerometro tri-assiale per il conteggio dei passi e delle ore di sonno, dei sensori posti a contatto con la pelle per la misurazione di battito cardiaco e temperatura polso, un barometro, un sensore di temperatura e umidità ambientale il tutto racchiuso in una band di dimensioni 225mm x 24mm x 9mm di spessore nella parte centrale più sporgente.



Tutte queste informazioni sono mostrate su un display LCD stile vecchio orologio Casio di dimensioni 21mm x 17mm non touch. L’unico modo per interagire con Hesvit S3 è un pulsante posto immediatamente sotto al display che al singolo click accenderà l’illuminazione bianca a LED sotto l’LCD. Tenendo premuto il tasto per 2 secondi comincerà la misurazione del battito cardiaco mentre premendolo per 10 secondi potremo regolare l’ora (azione non necessaria quasi mai in quanto l’ora è sincronizzata con lo smartphone accoppiato) utile se la utilizziamo come fitness band standalone.
Si collega allo smartphone tramite una connessione bluetooth 4.0 LE e utilizza la connessione al telefono solo all’apertura dell’app dedicata per la sincronizzazione dei dati.
Software
Premessa: l’app Hesvitband è disponibile sia per Android che per iOS, essendo di fatto identiche noi abbiamo testato solo la versione per Android.
L’applicazione che ci permette di gestire il nostro bracciale si chiama Hesvitband ed è scaricabile gratuitamente sia dal Google Play Store sia dall’Apple App Store.
Purtroppo le differenze tra le due app non sono molte. Il “putroppo” è dovuto al fattore estetico siccome si vede benissimo che l’app è sviluppata nativamente per iOS mentre la controparte Android non segue le linee guida per il design dettate da Google ma anzi ci porta delle schermate stile iOS non troppo ben curate graficamente.
Per quanto riguarda le funzionalità non si può obiettare nulla, l’app fa il suo dovere e anche bene.
Appena aperta l’applicazione troviamo un riepilogo delle nostre attività giornaliere con in alto un indicatore con il seriale della nostra Hesvit S3 e il livello della batteria della stessa, mostrata in maniera grafica e purtroppo senza percentuale. In perfetto stile iOS anche i pulsanti posti nella barra superiore per la sincronizzazione dei dati in cloud e per l’aggiornamento dei dati presi dal fitness tracker.







Cliccando su una qualsiasi delle voci come “Workout”, “Calorie”, “Wrist humi.” o qualsiasi delle altre voci rigorosamente in inglese si aprirà il relativo storico dei dati raccolti, completo di grafico esplorabile davvero ben fatto se non fosse che, come tutto il resto dell’app, ricorda troppo da vicino la UI del melafonino. Abbiamo anche la possibilità di sovrapporre più grafici in contemporanea e affiancare le relative tabelle per controllare i nostri sforzi.








Applicazione che si limita a fare davvero bene quel che fa senza troppe funzioni aggiuntive o fronzoli inutili. Migliorando la UI e curando nei dettagli la grafica Hesvit può davvero creare una delle applicazioni per il fitness più completa per quanto riguarda raccolta e studio dei dati memorizzati. Non mi sento di bocciare il software della band, dunque, ma di rimandarlo e giudicarlo magari in un prossimo futuro o all’uscita di un nuovo bracciale!
Autonomia
Durata della batteria buona ma non eccezionale. La durata dichiarata dal costruttore è 7 giorni ma si scaricherà qualche giorno prima se utilizziamo spesso l’illuminazione del display o qualche giorno dopo se ci dimenticandoci di usare illuminazione e sensore di battito cardiaco.
Diciamo che è decisamente più duratura di uno smartwatch ma meno di altre band simili come la Xiaomi MiBand 1S. Ha comunque un display always-on molto utile e gradevole a differenza di molte smartband che ne sono sprovviste. Questi 60mAh (non è un errore, sessanta milli-ampere-ora) sono ben sfruttati nel complesso.
Rapporto qualità/prezzo e conclusioni
Hesvit S3 ha un costo abbastanza elevato, 99$ dal sito ufficiale. Offre in cambio funzioni uniche e originali che nonostante qualche mancanza in termini di software e hardware ve la faranno godere. La qualità costruttiva è buona e il software è curato abbastanza. Non è un best-buy ma se vi capita qualche offerta o la trovate utile ai vostri scopi di sportivi incalliti non è una band che sconsiglio, la sufficienza la riesce a guadagnare.
L'articolo Recensione Hesvit S3: fitness sotto controllo a 360°! appare per la prima volta su Chimera Revo - News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.