Quando si tratta di GPU il mercato offre una vasta scelta di alternative, ogni produttore vende lo stesso chip, Nvidia o AMD che sia, con una sua soluzione di raffreddamento personalizzata. Nel caso in cui queste soluzioni non facciano al caso vostro e vogliate qualcosa di più sostanzioso Arctic vi viene incontro con la sua linea Accelero, una collezione di dissipatori per schede video ampiamente compatibili con tutto il mercato attuale. Scopriamo insieme uno dei big della serie ovvero l’Accelero Xtreme IV in versione per R9 280X!
Design e Costruzione
L’Accelero Extreme IV si presenta immediatamente come un componente che non scende a compromessi. La prima cosa che si nota estraendolo dalla confezione, nei classici colori azzurro e bianco dell’azienda, sono le sue dimensioni mastodontiche.
Spesso 5.4 cm nel suo punto maggiore, escluse le ventole, largo 10.4cm e lungo ben 28.8cm, questo non è certo un dissipatore per case compatti. Bisogna inoltre aggiungere il mostruoso backplate in dotazione da montare sul retro della scheda, dotato di alette di raffreddamento per dissipare memorie e VRM e che aggiunge altri 2.3cm al totale. Completamente assemblata una GPU dotata di questo dissipatore andrà ad occupare 5 slot PCI-e della scheda madre, un aspetto da tenere in considerazione se si fosse interessati a questo prodotto.
Assemblaggio
L’assemblaggio non è dei più semplici ma sinceramente mi sarei aspettato molto peggio e sono stato piacevolmente sorpreso dalla linearità delle istruzioni. Per quanto richieda un minimo di conoscenza di hardware per localizzare i chip di memoria e i circuiti regolatori di voltaggio, le istruzioni sono fornite di pratici schemi che possono aiutare anche i meno esperti. Il dissipatore si compone di due parti: la prima e più ingombrante è il raffreddamento del processore grafico stesso. Tutto il blocco ventole è dedicato interamente a questo scopo. Dotato di ben 5 heatpipe in rame con diametro di 6mm e di 83 alette in alluminio con spessore di 0.3mm, andrà a tenere fresca la GPU grazie alle tre ventole da 92mm con velocità variabile tra 900 e 2000 giri al minuto. La silenziosità di queste ventole è stata la sorpresa maggiore ma ne parleremo più avanti.
Il raffreddamento del resto della scheda è invece passivo e avviene principalmente tramite il retro della stessa. Una volta localizzati i componenti da raffreddare (chip di VRAM e circuiti VRM principalmente) andranno applicati sopra di essi dei pad termici azzurri forniti col dissipatore, in modo da favorire lo scambio di calore tra questi componenti e il backplate. Per evitare danni al circuito stampato Arctic include una sagoma in plastica trasparente, che andrà ritagliata per non comprire i pad termici (altrimenti se ne perde l’utilità). Questa pellicola andrà ad evitare un contatto diretto tra il backplate e la scheda, ma grazie ai ritagli permetterà comunque l’aderenza con i pad.
Una volta fatto ciò, che compone il 70% del lavoro, quel che resta è collegare il connettore delle ventole alla scheda e avvitare i due pezzi intorno al chip stringendolo in una morsa tra il blocco ventole e il backplate. Si andranno poi a installare dei piccoli morsetti per migliorare l’aderenza tra le parti, permettendo inoltre di fissare il supporto metallico laterale che assicurerà migliore robustezza e scaricherà meglio il peso della scheda lungo il case (così montata la scheda supera il chilogrammo di peso!).
Prestazioni
Viste le dimensioni e l’accurato studio che sta dietro questo prodotto, non ci si poteva aspettare altro se non performance eccellenti. Sulla nostra R9 280x Toxic di Sapphire, dotata di dissipatore Tri-X e backplate abbiamo notato un miglioramento di 10° a pieno carico (con ventole in automatico, 65% per l’Accelero e 100% per il Tri-X) con l’Accelero installato oltre ad una netta riduzione del rumore, e di oltre 20° con le ventole spinte alla massima velocità. Di sotto i grafici di temperature e rumore a confronto.
E’ evidente la superiorità dell’accelero, che potendo dissipare separatamente i vari componenti offre una migliore efficienza sia termica che sonora. Davvero sorprendenti sono le ventole, silenziosissime anche sotto carichi pesanti, se non fosse stato mostruosamente enorme lo avrei personalmente tenuto in pianta stabile sulla mia scheda grafica.
Difetti
E qui arriviamo all’unico problema di questo prodotto, le dimensioni: una bestia di questo genere farà fatica a trovare alloggio nella maggior parte dei case Mid Tower di fascia media, a causa della lunghezza e altezza (intesa come direzione verso la parete del case) particolarmente elevata.
Nei case in cui invece avrà spazio a sufficienza dovrà lottare con il resto dell’hardware presente. A causa della sua estensione andrà a occupare ben 5 slot PCI-e (4 più uno per il backplate) che ostacolerà l’installazione di schede di espansione quali schede audio o SSD PCI-e. Un fattore da tenere bene a mente prima di acquistare l’Accelero.
Conclusioni
L’Accelero Xtreme IV di Arctic è sicuramente una soluzione di raffreddamento sorprendentemente efficace, che permette di aumentare di molto le capacità di overclocking della GPU e di migliorare le temperature in casi di surriscaldamento. Ad un costo piuttosto ridotto, 90€ il prezzo consigliato ma si trova a 70€ circa da Amazon.it, permette di avere incredibili temperature mantenendo bassa la rumorosità. A mio parere può essere un buon sostituto ad un loop a liquido custom essendo molto più maneggevole e compatto pur garantendo ottime prestazioni, ovviamente a discapito della flessibilità. Se avete schede figlie quali schede audio dedicate vi conviene cercare una soluzione meno ingombrante, perché è probabile che questo dissipatore vi impedirà di montarle.
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L'articolo Recensione Arctic Accelero Xtreme IV: grandi performance, grandi dimensioni appare per la prima volta su Chimera Revo - News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.